Pereto - Rocca di Botte

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martedì 25 marzo 2014

Annunciazione


L'Annunciazione del Signore, che la Chiesa ci fa meditare oggi, mette a confronto la fede di Maria e la sua accoglienza del Verbo di Dio, e l'incredulità dei discepoli di Cristo che la Parola ci ha proposto fino ad oggi. Maria crede fin dall'inizio: lei, "la piena di grazia", crede alle parole dell'angelo, senza aver visto miracoli, prima di aver ascoltato le parole di Gesù. La liturgia ci riporta alle origini della storia di Gesù, ci ricorda che il suo concepimento è frutto dello Spirito Santo. Il dono del Messia esige un'accoglienza piena come quella di Maria che apre il suo grembo, che chiede all'angelo qual è la sua parte nel progetto di Dio: «Come è possibile? Non conosco uomo», e che risponde: «Ecco sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto»: modello di fede per ogni credente.

Il brano evangelico che precede l'annunciazione del Signore narra dell'annuncio a Zaccaria della nascita di Giovanni Battista (Lc1,5-23), e in queste due figure troviamo i due modi possibili di rispondere alla Grazia di Dio. Zaccaria umanamente non può credere che ciò avvenga, perché Elisabetta è ormai avanti negli anni, e di fronte alla sua incredulità Dio gli toglie il dono della parola. Non hai creduto alla parola di Dio, non potrai più parlare fino a che non nascerà Giovanni. Zaccaria, il sacerdote, che osserva tutte le Leggi, non è pronto ad accogliere la Grazia di Dio. All'opposto, Maria, una ragazza poco più che adolescente, non solo non fa obiezioni alle parole dell'angelo ma si pone, anzi, in una dimensione di servizio, di disponibilità, pur non conoscendo per quali strade Dio l'avrebbe condotta. La fanciulla di Nazaret si sente annunciare due notizie umanamente sconvolgenti: sarà Madre del Messia e la maternità si realizzerà per lei senza partecipazione umana. Possiamo immaginare lo sbigottimento di Maria che, essendo già "promessa sposa" di Giuseppe, rischiava di venire lapidata per adulterio. Spesso accogliere il disegno di Dio su di noi può sembrare una follia, ma c'è bisogno di una fiducia piena in Lui, affinché i piani di Dio su di noi e sull'umanità si possano realizzare