Pereto - Rocca di Botte

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lunedì 17 ottobre 2016

Giubileo della Misericordia della Forania di Carsoli


venerdì 7 ottobre 2016

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

UN PENSIERO DAL VANGELO 

La fede non va accresciuta, ma qualificata.
Anche quando Gesù chiama gli apostoli << gente di poca fede >> non si riferisce alla quantità ma alla qualità.
L’espressione, entrata a far parte dei detti popolari, viene ugualmente utilizzata per mettere in risalto una fede poco convinta.
Ecco, qui sta il punto: una fede convinta produrrebbe nella nostra vita percorsi totalmente altri da quelli messi in essere dal comune sentire della società in genere.
Gesù, come di consueto, prende l’esempio dalla cultura dell’epoca che non metteva in discussione il ruolo del servo totalmente sottoposto alla volontà del suo padrone.
Dall’esempio del servo, i discepoli comprendono che la strada di qualificazione della fede è quella che ci porta a dire come i santi: Domine fac de me sicut vis.
Do ut des.
Il contraccambio appartiene alle relazioni che stanno a fondamento del tessuto sociale di tutti i popoli.   
 Servi inutili siamo.
Gesù dice a chi lo vuole seguire: se saluti chi ti saluta non fai nulla di straordinario perché questo lo fanno tutti.
La gratuità appartiene a Dio e a quanti depongono nelle sue mani il proprio futuro.
La nostra risposta alla gratuità divina è una sola: il ringraziamento che deriva dalla consapevolezza di non essere nella condizione di ricambiare e dal riconoscimento di aver ricevuto.
Servi inutili siamo.
Con queste parole Gesù ci invita a fondare le nostre relazioni sulla gratuità, senza attendere una ricompensa.
È una strada tutta da inventare e da esplorare  perché l’invito alla gratuità abbia ricadute nella vita quotidiana.
Quando diciamo: non sia per rinfaccio, però … vuol dire che quello che avevamo fatto non era una gratuità.

AUGURI A TUTTI I NONNI

La festa dei nonni è fissata al 2 di ottobre perché sono paragonati agli Angeli custodi dei quali la liturgia fa memoria oggi.
La festa dei nonni vuole essere un riconoscimento all’azione di volontariato che essi svolgono con affettuosa dedizione.
La loro disponibilità è puntuale; la loro discrezione è certa; la loro esperienza li rende saggi e prudenti, miti e pazienti.
Alla presenza dei piccoli i nonni diventano introspettivi e fanno discernimento sul loro passato.
Emblematiche le parole del nonno al nipote: vorrei avere la tua età col mio cervello.
Evidentemente stare col nipote lo porta a rileggere il proprio passato!
La saggezza dei nonni sia messa a base della crescita culturale dei nipoti.



GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NON VIOLENZA

La giornata andrebbe dedicata non alla “non violenza”, ma alla mitezza.
È meglio, infatti, proporre un ideale positivo quale è la virtù della mitezza e suggerire piste di riflessione e tracciati che portano alla meta, piuttosto che invitare a riflettere su ciò che va evitato.
La rappresentazione di gesti di violenza sia spirituale sia fisica e anche militare, con l’intenzione di suscitare nello spettatore la reazione contraria, non ha funzionato: l’effetto catartico, cioè la purificazione e la presa di distanze dalla violenza da parte dello spettatore non ci sono state, ma si sono verificate assuefazione e imitazione.
Ecco perché è molto più efficace riflettere sulla mitezza e privilegiare le esemplarità che la incarnano mettendo in risalto i momenti di scoraggiamento e le difficoltà che si incontrano lungo il cammino.