Pereto - Rocca di Botte

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domenica 29 ottobre 2017

XXX Domenica Tempo Ordinario - 29 Ottobre 2017

" Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a questo: amerai il tuo prossimo come te stesso". (Mt 22, 37-39)


Come si fa a vivere questo comandamento? 
Bisogna uscire dalla visione legalista per avere come orizzonte la via dell'Amore che ci libera da tutti gli idoli. 
Quali sono gli idoli?
Tutto ciò che crea una dipendenza affettiva e che quindi non realizza l'unità della persona tra mente, corpo, cuore, anima.
E se vivo l'idolatria vuol dire che non sto camminando nel modo giusto con me stesso, non sto camminando nel modo giusto con Dio.

Dobbiamo quindi riconoscere la necessità di pregare, di coltivare la nostra relazione con Dio Padre, mediante Gesù Cristo, il quale porta unità nella nostra natura umana di per sè scissa.
Gesù stesso infatti sentiva il bisogno di pregare il Padre nonostante fosse continuamente in comunione con lui, proprio perchè la sua natura umana aveva bisogno di questa relazione.

La chiave della vita, quella che ci libera da tutte le paure perchè ci apre le porte del paradiso è il credere in Cristo Gesù vivendo il suo Vangelo con le persone che ci circondano.
Chi riesce a vivere questo sempre vive già in paradiso, il cielo dentro di noi, l'Amore di Dio in noi.

XXIX Domenica Tempo Ordinario - 22 Ottobre 2017

"Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e 
a Dio quello che è di Dio". 
Mt 22, 21


GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE: 
" LA MISSIONE AL CUORE DELLA FEDE CRISTIANA"

Ogni Cristiano dovrebbe sentirsi chiamato, eletto inviato
Dovrebbe avere a cuore la missione! 
La missione in fondo è ridare a Dio ciò che è di Dio!
La nostra salvezza è rendere a Dio la nostra immagine, creata per riflettere la sua gloria!
Cesare ha scelto di imprimere la sua immagine sull'oro, Dio sull'umanità.
Dio prima ci crea poi ci redime.

Ridai a Cesare la sua moneta...
ma la tua immagine devi renderla a Dio!
Ciascuno di noi renderà conto se ha realizzato o meno l'immagine che Dio ci chiama a realizzare!

XXVIII Domenica Tempo Ordinario - 15 Ottobre 2017

"Amico perchè sei entrato qui senza l'abito nuziale?" 
Mt 22, 12

Nel versetto dell'Alleluia di questa domenica leggiamo:
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
 illumini gli occhi del nostro cuore 
per farci comprendere 
a quale speranza ci ha chiamati.

Dio ci ha creati per essere eternamente con lui.
Qual è l'abito nuziale richiesto da Gesù nella parabola delle nozze del Re, le nozze che Dio vuole celebrare con l'umanità?

Il termine abitus ha la stessa radice di Abbà, Padre.
Quindi l'abitus è la nostra disponibilità a vivere la relazione con Dio, lasciarlo entrare nella nostra intimità così da illuminare gli occhi del cuore, ossia la nostra persona nella sua totalità.


XXVII Domenica Tempo Ordinario - 8 Ottobre 2017

"C'era un uomo che possedeva un terreno, e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, viscavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano". Mt 21, 33

Qual è il compito dell'umanità? L'uomo e la donna che cosa dovrebbero fare? 
Realizzare l'immagine di Dio che per noi si è fatto uomo, si è incarnato.

La diatriba tra i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo è legata al modo in cui loro si sentono privilegiati del messaggio di Dio, dell'Alleanza e privano  tutti gli altri di poter ricevere questo frutto dell'Alleanza, e qual è questo frutto dell'Alleanza?
In che cosa consiste il regno di Dio per me? E quali frutti davvero io penso che possa produrre?                                        
Il regno di Dio è il prendere coscienza che noi mediante Gesù Cristo possiamo diventare capaci di vivere da figli di Dio. E vivere da figli di Dio nel tempo e nella storia.

Il profeta Isaia rimprovera gli stessi capi dei sacerdoti e anziani perchè a loro è stato affidato il popolo ma non sono stati in grado di coltivare e custodire questa vigna.

"Egli (Dio) l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato anche un tino egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi". Is 5,2 

Noi possiamo illuderci di essere noi gli autori della nostra vita, la terra siamo noi, la nostra esistenza, il problema è saper vivere questa vita come un dono e ridarla a Dio come un Dono. E per ridarla a Dio come un dono deve morire il nostro io che si pone come signore e dominatore di se stesso e nessuno può dominare se stesso perchè nessuno può dominare la sua vita.

Quando ridaremo la vita a Dio nel modo giusto? Quando sapremo vivere il messaggio di Gesù e in che cosa consiste il messaggio di Gesù?
Consiste nel vivere ogni giorno una relazione con lui che ci permetterà di interiorizzare tutti quei valori più grandi del Vangelo: il perdono, la misericordia.
Ma che cos'è la misericordia? 
E' permettere a Dio di entrare nelle mie viscere, è permettere a Dio di prendersi cura del regno che sta crescendo dentro di me. Io sono eterno e non so vivere questa eternità in me perchè non mi so amare come Gesù vuole. E non mi conosco come Gesù mi potrebbe far conoscere me stesso perchè non ci sto con Gesù.

Ecco perchè S. Paolo dice ai Filippesi:
" Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me mettetele in pratica. 
E il Dio della Pace sarà con voi!"

C'è un progresso: imparo, ricevo, ascolto, vedo, in chi? In Cristo Gesù. E la pace sarà il frutto di questa relazione con Lui.