Pereto - Rocca di Botte

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venerdì 30 marzo 2018

Venerdì Santo 2018


lunedì 26 marzo 2018

Santa Settimana Santa


domenica 25 marzo 2018

Domenica delle Palme - 25 Marzo 2018

E a voi, cari giovani, 
la gioia che Gesù suscita in voi è per alcuni motivo di fastidio e anche di irritazione, 
perché un giovane gioioso è difficile da manipolare. 
Un giovane gioioso è difficile da manipolare!

Ma esiste in questo giorno la possibilità di un terzo grido:
 «Alcuni farisei tra la folla gli dissero: 
“Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”; 
ed Egli rispose:
 “Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”» (Lc 19,39-40).

Far tacere i giovani è una tentazione che è sempre esistita. 
Gli stessi farisei se la prendono con Gesù e gli chiedono di calmarli e farli stare zitti.

Ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi e invisibili. 
Molti modi di anestetizzarli e addormentarli perché non facciano “rumore”,
 perché non si facciano domande e non si mettano in discussione. 
“State zitti voi!”. 
Ci sono molti modi di farli stare tranquilli perché non si coinvolgano 
e i loro sogni perdano quota e diventino fantasticherie rasoterra, meschine, tristi.


Cari giovani, sta a voi la decisione di gridare,
 sta a voi decidervi per l’Osanna della domenica 
così da non cadere nel “crocifiggilo!” del venerdì… 
E sta a voi non restare zitti. 
Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili – tante volte corrotti – stiamo zitti,
 se il mondo tace e perde la gioia, vi domando: voi griderete?

Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre.

(Papa Francesco, Omelia Domenica delle Palme 25 Marzo 2018)



TRIDUO PASQUALE 2018


sabato 24 marzo 2018

ORARI SANTA MESSA

CON IL CAMBIO DELL'ORA
GLI ORARI DELLE S. MESSE
RIMARRANNO INVARIATI


SABATO 16,30
DOMENICA 9,30 e 16,30




venerdì 23 marzo 2018

Giornata diocesana dei giovani 2018


lunedì 19 marzo 2018

Papa Francesco - Incontro pre-sinodale dei Giovani

Risultati immagini per incontro pre sinodale

Cari giovani,
 il cuore della Chiesa è giovane proprio perché il Vangelo
 è come una linfa vitale che la rigenera continuamente.
 Sta a noi essere docili e cooperare a questa fecondità.
 E tutti voi potete collaborare a questa fecondità:
 che siate cristiani cattolici, o di altre religioni, o non credenti.

 Vi chiediamo di collaborare alla fecondità nostra, a dare vita.
 Lo facciamo anche in questo cammino sinodale,
 pensando alla realtà dei giovani di tutto il mondo.
 Abbiamo bisogno di riappropriarci dell’entusiasmo
 della fede e del gusto della ricerca.

 Abbiamo bisogno di ritrovare nel Signore
 la forza di risollevarci dai fallimenti, di andare avanti,
 di rafforzare la fiducia nel futuro.
 E abbiamo bisogno di osare sentieri nuovi.
 Non spaventatevi: osare sentieri nuovi,
 anche se ciò comporta dei rischi.
 Un uomo, una donna che non rischia, non matura.
Un’istituzione che fa scelte per non rischiare rimane bambina, non cresce.
 Rischiate, accompagnati dalla prudenza, dal consiglio, ma andate avanti.
 Senza rischiare, sapete cosa succede a un giovane?
 Invecchia! Va in pensione a 20 anni!
 Un giovane invecchia e anche la Chiesa invecchia.
 Lo dico con dolore.
 Quante volte io trovo comunità cristiane,
 anche di giovani, ma vecchie.
 Sono invecchiate perché avevano paura.
 Paura di che? Di uscire, di uscire verso le periferie esistenziali della vita,
 di andare là dove si gioca il futuro. 

(Incontro pre-sinodale del Santo Padre Francesco con i giovani, 19 Marzo 2018)






Già da ora vi dico grazie;
 e vi chiedo, per favore, di non dimenticarvi di pregare per me.
 E quelli che non possono pregare, perché non sanno pregare,
 almeno mi pensino bene. Grazie.
(Papa Francesco)

V Domenica di Quaresima anno B - 18 Marzo 2018

Cristo, 
nei giorni della sua vita terrena, 
offrì preghiere e suppliche, 
con forti grida e lacrime, 
a Dio che poteva salvarlo da morte e, 
per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. 


Pur essendo Figlio, 

imparò l’obbedienza da ciò che patì e, 
reso perfetto, 
divenne causa di salvezza eterna 
per tutti coloro che gli obbediscono.

(Eb 5, 7-9)


“Come guardo io il crocifisso?"
 Per spiegare il significato della sua morte e risurrezione, Gesù si serve di un’immagine e dice: 

«Se il chicco di grano, caduto in terra, 
non muore, rimane solo; se invece muore, 
produce molto frutto» (Gv 12,24). 

Vuole far capire che la sua vicenda estrema – cioè la croce, morte e risurrezione – 
è un atto di fecondità – le sue piaghe ci hanno guariti – 
una fecondità che darà frutto per molti. 
Così paragona sé stesso al chicco di grano che marcendo nella terra genera nuova vita. 

Questo è il mistero di Cristo. 
Va’ verso le sue piaghe, entra, contempla; 
vedi Gesù, ma da dentro.

E questo dinamismo del chicco di grano, compiutosi in Gesù, 
deve realizzarsi anche in noi suoi discepoli: 
siamo chiamati a fare nostra questa legge pasquale del perdere la vita 
per riceverla nuova ed eterna. 
E che cosa significa perdere la vita
Cioè, che cosa significa essere il chicco di grano? 
Significa pensare di meno a sé stessi, agli interessi personali, 
e saper “vedere” e andare incontro ai bisogni del nostro prossimo, 
specialmente degli ultimi. 

(Papa Francesco, Angelus 18 Marzo 2018)




mercoledì 14 marzo 2018

IV Domenica di Quaresima anno B - 11 Marzo 2018

In questa quarta domenica di Quaresima, 
chiamata domenica “laetare, cioè “rallegrati” (...)
Quale è il motivo di questa gioia? 
Il motivo è il grande amore di Dio verso l’umanità, 
come ci indica il Vangelo di oggi: 
«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, 
perché chiunque crede in lui non vada perduto, 
ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).
(Papa Franceso, Angelus 11 Marzo 2018)


martedì 6 marzo 2018

24 ore per il Signore Diocesi dei Marsi - Quaresima 2018


Invito soprattutto i membri della Chiesa 
a intraprendere con zelo il cammino della Quaresima, 
sorretti dall’elemosina, dal digiuno e dalla preghiera. 
Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, 
essa non lo è nel cuore di Dio! 
Egli ci dona sempre nuove occasioni 
affinché possiamo ricominciare ad amare.

Una occasione propizia sarà anche quest’anno l’iniziativa “24 ore per il Signore”, 
che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione 
in un contesto di adorazione eucaristica. 

In ogni diocesi, almeno una chiesa 
rimarrà aperta per 24 ore consecutive, 
offrendo la possibilità della preghiera di adorazione 
e della Confessione sacramentale.

(Papa Francesco - Messaggio per la quaresima 2018)



Conversazioni del Vescovo - Quaresima 2018


domenica 4 marzo 2018

III Domenica di Quaresima anno B - 4 Marzo 2018

Il Vangelo di oggi presenta, 
nella versione di Giovanni, 
l’episodio in cui Gesù scaccia i venditori 
dal tempio di Gerusalemme (cfr Gv2,13-25). 
Egli fece questo gesto 
aiutandosi con una sferza di cordicelle, 
rovesciò i banchi e disse: 
«Non fate della casa del Padre mio un mercato!» (v. 16).
(...)
Per interpretare il gesto di Gesù 
di purificare la casa di Dio, 
i suoi discepoli si servirono di un testo biblico tratto dal salmo 69:
 «Lo zelo per la tua casa mi divorerà» (v. 17)
(...)
Lo zelo per il Padre e per la sua casa lo porterà fino alla croce: 
il suo è lo zelo dell’amore che porta al sacrificio di sé, 
non quello falso che presume di servire Dio mediante la violenza.
(...)
L’atteggiamento di Gesù raccontato nell’odierna pagina evangelica, 
ci esorta a vivere la nostra vita non nella ricerca dei nostri vantaggi e interessi, 
ma per la gloria di Dio che è l’amore.