E a voi, cari giovani,
la gioia che Gesù suscita in voi è per alcuni motivo di fastidio e anche di irritazione,
perché un giovane gioioso è difficile da manipolare.
Un giovane gioioso è difficile da manipolare!
Ma esiste in questo giorno la possibilità di un terzo grido:
«Alcuni farisei tra la folla gli dissero:
“Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”;
ed Egli rispose:
“Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre”» (Lc 19,39-40).
Far tacere i giovani è una tentazione che è sempre esistita.
Gli stessi farisei se la prendono con Gesù e gli chiedono di calmarli e farli stare zitti.
Ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi e invisibili.
Molti modi di anestetizzarli e addormentarli perché non facciano “rumore”,
perché non si facciano domande e non si mettano in discussione.
“State zitti voi!”.
Ci sono molti modi di farli stare tranquilli perché non si coinvolgano
e i loro sogni perdano quota e diventino fantasticherie rasoterra, meschine, tristi.
Cari giovani, sta a voi la decisione di gridare,
sta a voi decidervi per l’Osanna della domenica
così da non cadere nel “crocifiggilo!” del venerdì…
E sta a voi non restare zitti.
Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili – tante volte corrotti – stiamo zitti,
se il mondo tace e perde la gioia, vi domando: voi griderete?
Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre.
(Papa Francesco, Omelia Domenica delle Palme 25 Marzo 2018)
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