Pereto - Rocca di Botte

giovedì 29 settembre 2016

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Fai discernimento prima di intraprendere una strada.




8 SETTEMBRE

Natività della B. V. Maria.


È la prima memoria di questo mese di settembre che la liturgia dedica alla Madonna.

Noi la vogliamo vivere come prima tappa in preparazione alla festa che celebreremo il 24 in onore della Madonna della Mercede.
È l’Anno della Misericordia.


Valorizziamo questi momenti per implorare la purificazione della mente e del cuore mediante il sacramento della riconciliazione.





8 SETTEMBRE

GIORNATA MONDIALE DELL’ALFABETIZZAZIONE


È ancora molto elevato il numero delle persone nel mondo che non sanno “leggere, scrivere e far dì conto”.

Il prezzo da pagare per far fronte alla formazione di un numero così elevato di gente è altissimo.

Sappiamo, però, che la persona è al centro, cioè principio – fondamento – fine delle Istituzioni, le quali non possono non avere come impegno prioritario quello di offrire ai cittadini un minimo di formazione. Con ciò le Istituzioni esercitano il ruolo che è loro proprio, mettendo in pratica il principio della sussidiarietà: dove non arrivano le famiglie intervengono le istituzioni.

La persona colta è mite e pacifica; non si agita dinanzi alle difficoltà; i suoi interventi sono sempre costruttivi e porti con garbo.


La polemica non le appartiene.

La persona che non coltiva se stessa e non si lascia aiutare, per comunicare si serve della polemica; alza la voce; ignora volutamente le qualità dell’interlocutore.


RICERCA O ACCOGLIENZA DEL VOLERE DI DIO?


Il brano tratto dal libro della Sapienza ci suggerisce di coltivare una predisposizione d’animo sensibile a riconoscere e ad accogliere i segni mediante i quali Dio ci fa conoscere la sua volontà.


Cogliamo il pensiero di una persona mettendoci in atteggiamento di ascolto.


Cogliamo il pensiero di Dio riconoscendo i segni con i quali Egli, l’Invisibile, si comunica.


Non soltanto segni naturali, ma anche persone che con il loro comportamento rimandano ad altro, oltre la loro presenza fisica.


“Ascolta Israel!”


Questo invito cadenza l’intera Sacra Scrittura come un ritornello.


La volontà di Dio entra nei nostri pensieri mediante l’ascolto e il discernimento dei segni.


La volontà di Dio, una volta conosciuta, la si vive in prima persona.

Giammai va imposta ad altri.


“Dio lo vuole!”
e simili espressioni hanno combinato guai nella storia dei popoli e nelle relazioni interpersonali.


Con esse si è imposto ad altri, con la forza fisica o con la sopraffazione morale, il proprio ruolo o il proprio pensiero.


Sono espressioni che tendono a convincere il prossimo facendo leva sul suo sentimento religioso.

È volontà di Dio?


Allora la devo vivere in prima persona; mi ci devo giocare l’unica esistenza che ho e lasciare ad altri che la riconoscano attraverso la mia coerenza di vita.


“Chi può conoscere il volere di Dio?”


“Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?”.

Questa è la volontà di Dio – dice Gesù – la vostra santificazione!


Siate santi, perché io il Signore Dio vostro, sono santo


Dio vuole che tutti gli uomini siano santi.


Volontà di Dio è che tutti gli uomini si lascino attrarre dalla sua santità.


Questo itinerario di vita mistica è strettamente personale: ciascuno percorre una propria strada che lo porta ad accogliere il fascino e la bellezza dell’Eterno.

Ognuno deve attendere alla propria formazione e fare discernimento in se stesso.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.


Gli altri possono prendere per fascino e quindi per imitazione, non per imposizione.


Individualismo?


No! Certamente!


Quando percorriamo le strade di Dio, queste non soltanto confluiscono in Lui, ma si conformano come affluenti dell’unica strada tracciata da Gesù.


Con altre parole l’apostolo Paolo ci ricorda che Dio dona a ciascuno i propri carismi, ma non per metterci in conflitto tra noi, ma per creare una comunità che esprima la sua polivalente ricchezza.

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