Pereto - Rocca di Botte

sabato 16 marzo 2013

V Domenica di Quaresima

Domenica 17 Marzo 2013: V Domenica di Quaresima


In questa nostra riflessione raccogliamo un po' liberamente tre “schegge” tratte dai vari testi biblici della liturgia.


Iniziamo subito con la prima lettura che offre un brano del cosiddetto “Secondo Isaia” (43,16-21) (…) Egli canta il ritorno degli Ebrei dall'esilio di Babilonia come un “secondo esodo”, cioè come la rievocazione del grandioso passaggio del mare: ora è, invece, il deserto a essere valicato (…) La frase che scegliamo è questa: <<Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia>>. (…) La conversione è proprio in questo taglio netto col passato e nell'incamminarsi sulla nuova via. (...)


Dalla seconda lettura, lo scritto di Paolo ai Filippesi (3,8-14), estraiamo questa considerazione: <<Dimentico il passato e proteso verso il futuro, corro verso la meta per arrivar al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù>>. L'immagine è la stessa del testo isaiano: passato e futuro sono posti in antitesi e l'appello è ad intraprendere una corsa per raggiungere il nuovo orizzonte che sta di fronte a noi. (...)
Per il profeta si trattava della terra dei padri da rioccupare abitare. Per Paolo è, invece, la patria definitiva che ha per capitale la Gerusalemme celeste. Il cristiano, infatti , non ha <<quaggiù una città stabile ma cerca quella futura>> (Eb 13,14). Il suo sguardo è proteso verso l'incontro perfetto col Cristo, verso la vita divina: <<la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio>>.


Giungiamo, così, al testo evangelico, un racconto celebre incastonato nel Vangelo di Giovanni (8,1-11) ma certamente di origine diversa (…)
E', infatti, la celebrazione della misericordia e del perdono nei confronti di una peccatrice. Noi mettiamo l'accento sulla finale: <<Và, e d'ora in poi non peccare più>>. Anche in questo abbiamo un contrasto tra passato e futuro. La donna ha alle spalle una vicenda di adulterio, il trauma della flagranza, il rischio appena evitato della morte per lapidazione. Gesù le offre una mano per riuscire dal baratro e protendersi verso il futuro della purezza, della vita nuova, dell'amore fedele. E per la donna si apre davanti un nuovo percorso sul quale s'avvia, accompagnata dalla salvezza che il Cristo le ha offerto.
La conversione, il tema tipico quaresimale, è per tutta la Bibbia un mutamento di rotta, uno stacco dal passato tenebroso, una lacerazione con una storia precedente di peccato. (…)
Certo, la paura del nuovo è sempre in agguato, come si dice nella Bottega dell'orefice, il dramma giovanile di K.Woytila, il futuro Giovanni Paolo II: <<Non c'è speranza senza paura e paura senza speranza>>. Ma sulla strada della conversione noi non saremo mai soli: <<Non temere perchè io sono con te per proteggerti!>> (Ger 1, 8)

Riflessioni tratte dal libro "SECONDO LE SCRITTURE" di Gianfranco Ravasi - Piemme

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