Nel Vangelo odierno ritorna più volte il verbo vedere:
«I discepoli gioirono al vedere il Signore» (Gv 20,20);
poi dissero a Tommaso: «Abbiamo visto il Signore» (v. 25).
Ma il Vangelo non descrive come lo videro,
non descrive il Risorto, evidenzia solo un particolare:
«Mostrò loro le mani e il fianco» (v. 20)...
Come possiamo vederlo? Come i discepoli:
attraverso le sue piaghe.
Guardando lì, essi hanno compreso
che non li amava per scherzo e che li perdonava,
nonostante tra loro ci fosse chi l’aveva rinnegato
e chi l’aveva abbandonato.
Entrare nelle sue piaghe è
contemplare l’amore smisurato
che sgorga dal suo cuore.
Questa è la strada.
È capire che il suo cuore batte
per me, per te, per ciascuno di noi.
Cari fratelli e sorelle,
possiamo ritenerci e dirci cristiani,
e parlare di tanti bei valori della fede,
ma, come i discepoli,
abbiamo bisogno di vedere Gesù
toccando il suo amore.
Solo così andiamo al cuore della fede e,
come i discepoli, troviamo
una pace e una gioia (cfr vv. 19-20)
più forti di ogni dubbio.
Omelia Papa Francesco
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