Pereto - Rocca di Botte

venerdì 27 aprile 2018

Domenica 22 Aprile 2018

«Io sono il buon pastore – dice Gesù – 
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 
come il Padre conosce me e io conosco il Padre» (vv. 14-15). 

Gesù non parla di una conoscenza intellettiva, 
no, ma di una relazione personale, 
di predilezione, di tenerezza reciproca, 
riflesso della stessa relazione intima 
di amore tra Lui e il Padre.

 È questo l’atteggiamento attraverso il quale 
si realizza un rapporto vivo con Gesù: 
lasciarci conoscere da Lui. 

Non chiudersi in sé stessi, 
aprirsi al Signore, perché Lui mi conosca. 
Egli è attento a ciascuno di noi, 
conosce in profondità il nostro cuore: 
conosce i nostri pregi e i nostri difetti, 
i progetti che abbiamo realizzato 
e le speranze che sono andate deluse.

Ma ci accetta così come siamo, 
anche con i nostri peccati, 
per guarirci, per perdonarci, ci guida con amore, 
perché possiamo attraversare sentieri 
anche impervi senza smarrire la via.
Ci accompagna Lui.

A nostra volta, noi siamo chiamati a conoscere Gesù
Ciò implica un incontro con Lui, 
un incontro che susciti il desiderio di seguirlo 
abbandonando gli atteggiamenti autoreferenziali 
per incamminarsi su strade nuove, 
indicate da Cristo stesso e aperte su vasti orizzonti. 

Quando nelle nostre comunità 
si raffredda il desiderio di vivere il rapporto con Gesù, 
di ascoltare la sua voce e di seguirlo fedelmente, 
è inevitabile che prevalgano altri modi di pensare 
e di vivere che non sono coerenti col Vangelo. 

Maria, la nostra Madre ci aiuti a maturare 
una relazione sempre più forte con Gesù. 
Aprirci a Gesù, perché entri dentro di noi. 

Una relazione più forte: Lui è risorto. 
Così possiamo seguirlo per tutta la vita. 

In questa Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 
Maria interceda, perché tanti rispondano con generosità 
e perseveranza al Signore che chiama 
a lasciare tutto per il suo Regno.

Regina Coeli Papa Francesco


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