"Vegliate e pregate...: così sarete giudicati degni... di comparire davanti al Figlio dell'uomo" (Lc 21,36)
Il tempo d'Avvento rappresenta le due venute di nostro Signore: prima la dolcissima venuta del "più bello tra i figli degli uomini" (Sal 45,3), del "desiderato di tutte le nazioni" (Ag 2,8 Vulg), del Figlio di Dio che ha manifestato chiaramente al mondo la sua presenza nella carne attesa e ardentemente desiderata da molto tempo da tutti i santi padri: la venuta quando è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Questo tempo ricorda anche la venuta che attendiamo con sicura speranza e che molto spesso dobbiamo ricordare fra le lacrime, quella che avverrà quando il Signore verrà nella gloria in modo manifesto...: cioè nel giorno del giudizio quando verrà manifetamente a giudicarci. Pochi hanno conosciuto la prima venuta; nella seconda, si manifesterà ai giusti ed ai peccatori come annuncia il profeta: "Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!" (Is 40,5; Lc 3,6)...
Fratelli carissimi, seguiamo dunque l'esempio dei santi padri, ravviviamo il loro desiderio ed infiammiamo d'amore e desiderio di Cristo il nostro spirito. Sapete bene che la celebrazione di questo tempo è stata istituita per rinnovare in noi il desiderio che gli antichi padri avevano della prima venuta del Signore e affinché, attraverso il loro esempio, impariamo anche noi a desiderare il suo ritorno. Pensiamo a tutto il bene compiuto dal Signore per noi alla sua prima venuta; quanto più ancora ne farà quando tornerà! Questo pensiero ci farà amare di più la venuta passata e desideraree di più il suo ritorno...
Se vogliamo conoscere la pce quando verrà, sforziamoci di accogliere con fede e amore la passata venuta. Restiamo fedeli nelle opere che ci ha manifestate e ci ha allora insegnate. Alimentiamo nel cuore l'amore per il Signore, e con l'amore il desiderio affinché, quando verrà, il Desiderato delle nazioni, possiamo posare lo sguardo su di lui con piena fiducia.
Sant'Aelredo di Rievaulx (1110-1167), monaco cistercense inglese
Discorso per l'Avvento del Signore; PL 195, 363; PL 184, 818
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