Pereto - Rocca di Botte

martedì 6 dicembre 2016

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Al termine dell’anno liturgico le letture ci ricordano l’incontro col Signore che chiude la storia di questo mondo e apre l’era di “un nuovo cielo e una nuova terra” ( Apocalisse 21,1 ).

In questo nostro mondo crescono insieme grano e zizzania: gli umili e i superbi.

Gli umili fanno le proprie cose senza sperare nel contraccambio; ispirano la propria condotta alle parole evangeliche: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare. ( Luca 17,10 ).

Al contrario i superbi compiono azioni in preda al delirio di onnipotenza; cercano di attrarre gli sguardi della gente; la giustizia non rientra tra le loro preoccupazioni.

Dice il profeta Malachia che il giorno del Signore è radioso e splendido.
I superbi e gli operatori di ingiustizie si coglieranno come paglia in un forno rovente, mentre i timorati di Dio si rilasseranno al calore dei raggi del sole.
Il giorno del Signore metterà in luce le contraddizioni della nostra storia: quelle che costruiamo con le nostre scelte quotidiane.
Purtroppo, però, prenderemo coscienza di queste contraddizioni  “a giochi fatti”.

0 commenti:

Posta un commento