“[1]Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti
insieme nello stesso luogo. [2]Venne
all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e
riempì tutta la casa dove si trovavano. [3]Apparvero
loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; [4]ed essi furono tutti pieni
di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava
loro il potere d'esprimersi.” (At, 2 1-4)
Questa
è la potenza dello Spirito Santo: ci dà il potere di esprimerci, di esprimere
nella nostra vita che “Gesù è il Signore”(1
Cor 12,3).
Gesù
è il Signore della mia vita quando non
mi lascio più distogliere dalle distrazioni , dagli idoli, ma accolgo l’annuncio
gridato, il Kerygma.
Allora
saremo liberi di esprimerci nella comunità per il bene di tutti!
Dice
infatti San Paolo ai Corinzi:
“A ciascuno è data una
manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune”. (1 Cor 12,7)
Ma
lo Spirito Santo agisce se noi ci incontriamo, se raggiungiamo l’unità nel
corpo mistico, l’unità nella Chiesa mediante il dialogo.
L’unità
si raggiunge mediante l’Amore, lo Spirito Santo, mediante la comunione di
diversi carismi, diversi ministeri e diverse attività:
“uno solo è Dio, che
opera tutto in tutti”. (1 Cor 12, 6)
E
se siamo immersi nell’ Amore di Cristo saremo credibili attraverso il vissuto.
I frutti della chiesa
infiammata dall’Amore di Dio sono quindi l’unità e la missione. E il bene
comune sarà la manifestazione della Trinità tra di noi.
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